Attraverso la supervisione possiamo costruire uno spazio di cura, ascolto e dialogo per provare a sostare nell’incertezza esercitandoci ad attivare nuovi sguardi, nuovi pensieri e nuove strategie mettendo in luce le nostre risorse e riflettendo sul nostro agire educativo.
Essere un’educatrice o un educatore non significa solo prendersi cura delle bambine e dei bambini, ma anche intraprendere un percorso continuo di crescita personale e professionale prendendosi cura di sé stessi.
Il lavoro delle educatrici in contesto domiciliare presenta sfide peculiari, tra cui la solitudine, la fatica a conciliare la vita privata e professionale, e spesso la mancanza di supporto e condivisione quotidiana.
Essere un educatore o un’educatrice non significa solo prendersi cura delle bambine e dei bambini, ma anche intraprendere un percorso continuo di crescita personale e professionale prendendosi cura di sé stessi.
Se sei curioso di sapere cosa posso fare per te e come i gruppi di supporto pedagogico possono essere di aiuto, non esitare a contattarmi per ulteriori informazioni e per iniziare questo percorso di crescita.